Buone notizie – Maggio 2017 (5)

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (1)

Belgio – Il 24 maggio 2017 il parlamento ha approvato un disegno di legge del governo che pone fine alla sterilizzazione forzata delle persone transgender.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (2)

Taiwan – Il 24 maggio 2017 la Corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge sui matrimoni in quanto discrimina le coppie omosessuali e lesbiche. I giudici hanno dato al parlamento due anni di tempo per modificare la legge o emanarne una nuova.

Buone notizie – Maggio 2017 (4)

Prigionieri di coscienza

Stati Uniti d’America – Il 17 maggio 2017 Chelsea Manning è tornata in libertà. Poco prima di lasciare la Casa bianca l’ex presidente Obama aveva commutato la condanna.a 35 anni di carcere che le era stata inflitta per aver rivelato informazioni riservate, riguardanti anche possibili crimini di guerra commessi dalle forze armate Usa. Condannata a un periodo di tempo più lungo di quello riservato ai militari condannati per omicidio, stupro e crimini di guerra, Chelsea Manning era stata tenuta per quasi un anno in isolamento in condizioni che il Relatore Onu sulla tortura aveva definito crudeli, inumane e degradanti.

Giustizia internazionale

Brasile – Il 12 maggio 2017 la Corte interamericana dei diritti umani ha ritenuto il governo brasiliano responsabile della mancata giustizia per le 26 vittime dei due “massacri di Nova Brasilia”, commessi dalle forze di polizia nell’ottobre 1994 e nel maggio 1995 nella favela Complexo do Alemao, a Rio de Janeiro. Oltre alle 26 persone uccise, vennero stuprate tre donne. La Corte ha ordinato la riapertura delle indagini e risarcimenti e misure di protezione per i sopravvissuti e i familiari delle vittime. La Corte ha anche imposto al Brasile di pubblicare ogni anno un rapporto sugli omicidi di polizia nel paese e di adottare obiettivi e politiche per ridurre la violenza e gli omicidi da parte della polizia.

 

Buone notizie – Maggio 2017 (2)

Difensori dei diritti umani

Perú – Il 3 maggio 2017 la Corte suprema del Perú ha stabilito che non vi fosse alcuna ragione per proseguire il processo nei confronti di Máxima Acuña Atalaya, difensora dei diritti umani vittima di una persecuzione giudiziaria sin dal 2011, quando la procura generale del paese l’aveva accusata di “invasione di terreni” rivendicati dall’impresa mineraria Yanacocha, a sua volta promotrice di una campagna diffamatoria nei suoi confronti.

Giustizia internazionale

Ciad – Il 27 aprile 2017 la Corte straordinaria africana ha confermato in appello la condanna all’ergastolo dell’ex dittatore Hissene Habré per crimini contro l’umanità, crimini di guerra e tortura, assolvendolo invece per il reato di stupro. La Corte ha anche confermato l’ammontare dei risarcimenti spettanti alle vittime, 82 milioni di franchi centrafricani (circa 125 milioni di euro). Habré era stato condannato in primo grado il 30 maggio 2016 per i gravi crimini di diritto internazionale commessi tra il 1982 e il 1990 in Ciad.

Diritti delle donne

Nigeria – Il 6 maggio 2017, quasi un mese dopo il terzo anniversario del rapimento delle 276 studentesse della scuola di Chibok, il governo ha annunciato di aver ottenuto il rilascio di 82 di loro a seguito di un negoziato col gruppo armato islamista Boko haram, responsabile del sequestro. Considerati i precedenti rilasci, nelle mani di Boko haram dovrebbero restare ancora 113 ragazze.

Pena di morte

Stati Uniti d’America – Il 20 aprile 2017 il governatore della Virginia ha commutato la condanna a morte di Ivan Teleguz che avrebbe dovuto essere eseguita cinque giorni dopo. A spingere il governatore a commutare la condanna a morte è stata l’evidenza delle “terribili irregolarità” verificatesi nel corso del processo. Quella di Teleguz è stata la 286ma condanna a morte commutata dal 1977, anno della ripresa delle esecuzioni.

Buone notizie – Maggio 2017 (1)

Prigionieri di coscienza (1)

Turchia – Il 25 aprile 2017 il documentarista, blogger e scrittore italiano Gabriele Del Grande è stato rilasciato senza essere stato formalmente accusato di alcun reato ed espulso verso l’Italia. Del Grande era stato arrestato il 9 aprile nella provincia di Hatay, dove si trovava per svolgere ricerche per il suo prossimo progetto.

Prigionieri di coscienza (2)

Iran – Il 19 aprile 2017 il regista curdo-iraniano Keywan Karimi è tornato in libertà con la condizionale, in anticipo sulla fine della condanna. Era in carcere dal 23 novembre 2016, chiamato a scontare un anno di carcere comminatogli in appello dopo che in primo grado era stato condannato a sei anni per “offesa alle figure sacre islamiche”. Non è stata annullata, e dunque resta teoricamente in vigore, la condanna aggiuntiva a 223 frustate inflittagli nel processo originario per aver stretto la mano ed essersi trovato nello stesso luogo con una donna che non aveva il volto e il collo coperti.

Pena di morte (1)

Stati Uniti d’America – Il 19 aprile 2017 Rodricus Crawford, in Louisiana, è diventato il 158° condannato alla pena capitale riconosciuto innocente da quando negli Usa, dal 1977, sono riprese le esecuzioni. Nel 2012 Crawford era stato giudicato colpevole dell’uccisione per soffocamento di suo figlio, di meno di un anno di età. E’ invece emerso che il bambino era morto di polmonite.

Pena di morte (2)

Iran – Il 25 aprile 2017 Salar Shadizadi è tornato in libertà dopo aver trascorso quasi 10 anni nel braccio della morte della prigione di Rasht. Shadizadi era stato condannato all’impiccagione nel dicembre 2007 per un omicidio commesso quando aveva 15 anni. Più volte l’esecuzione era stata sospesa all’ultimo minuto. All’inizio del 2016 la mobilitazione internazionale aveva ottenuto la celebrazione di un nuovo processo che tuttavia era terminato con una nuova condanna a morte. La campagna per salvarlo era nuovamente ripresa. Finalmente, nel febbraio 2017, le autorità iraniane hanno favorito il negoziato tra le due famiglie interessate, quella di Shadizadi e quella della vittima dell’omicidio. Quest’ultima ha concesso il perdono in cambio di un risarcimento in denaro.

Tortura

Messico – Il 26 aprile 2017 il Senato del Messico ha dato il voto finale alla nuova legge generale contro la tortura, che il presidente Peña Nieto aveva promesso due anni e mezzo fa, dopo la sparizione forzata dei 43 studenti di Ayotzinapa. La nuova legge stabilisce il divieto assoluto di tortura e vieta l’uso in tribunale di prove ottenute mediante la tortura. Una volta firmata dal presidente, entrerà in vigore andando a sostituire le precedenti norme a livello federale e dei singoli stati.

Buone notizie – Aprile 2017 (4)

Prigionieri di coscienza (1)

Egitto – Il 16 aprile 2017, dopo tre anni di detenzione preventiva, domenica 16 aprile Aya Hegazi, fondatrice della Fondazione Beladi per l’assistenza ai bambini di strada, suo marito Mohammed Hussanein e cinque altri esponenti della Fondazione, sono stati prosciolti da una serie di gravi accuse, tra cui traffico di minori, violenza su minori e sfruttamento di minori per finalità politiche. I sette attivisti erano stati arrestati nel maggio 2014 dopo che un genitore aveva denunciato il rapimento di suo figlio da parte della Fondazione e che alcuni bambini di strada avevano dichiarato in un programma televisivo di aver ricevuto soldi per prendere parte a proteste anti-governative della Fratellanza musulmana. Accuse rivelatesi del tutto infondate.

Prigionieri di coscienza (2)

Niger – Il 18 aprile 2017 Maikoui Zodi, presidente del Movimento dei giovani repubblicani, è stato rilasciato dopo che un giudice ha annullato l’accusa di “concussione” nei suoi confronti. Zodi, attivista per i diritti dei giovani, era stato arrestato il 5 aprile e Amnesty International ne aveva subito sollecitato il rilascio.

Pena di morte

Iran – Il 19 aprile 2017, anche a seguito degli appelli di Amnesty International, è stata sospesa all’ultimo minuto l’esecuzione di Mehdi Bahlouli, condannato a morte nel 2001 per omicidio quando aveva solo 17 anni.

Buone notizie – Aprile 2017 (3)

Prigionieri di coscienza

Israele / Territori palestinesi occupati – Il 10 aprile 2017 Muhammed al-Qiq, giornalista palestinese, è tornato in libertà dopo che le autorità israeliane hanno deciso di non prorogare ulteriormente la detenzione amministrativa impostagli dal 15 gennaio, in cambio della cessazione di uno sciopero della fame che durava da oltre un mese.

Pena di morte

Stati Uniti d’America – A seguito dei ricorsi di alcune aziende farmaceutiche, il 15 aprile 2017 i tribunali dell’Arkansas si sono visti costretti a sospendere sette esecuzioni che erano in programma dal 17 al 27 aprile. Un’ottava era stata già sospesa nei giorni precedenti.