Buone notizie Giugno (2)

Pena di morte

Stati Uniti d’America – Il 22 maggio 2013 il governatore del Colorado ha rinviato fino al termine del suo mandato l’esecuzione di Nathan Dunlap, prevista nel mese di agosto. Il governatore, personalmente contrario alla pena capitale, resterà in carica fino al gennaio 2015. “Mi domando se abbiamo la legittimità, come Stato, di togliere la vita a qualcuno”, ha dichiarato.

Campagna “Io pretendo dignità”

Grecia – Il 30 maggio 2013 la Corte europea dei diritti umani, nella sentenza Lavida e altri contro la Grecia, ha stabilito che lo stato ellenico è responsabile di pratiche discriminatorie e ha violato il diritto all’istruzione separando 23 bambini rom dal resto dei loro coetanei in una scuola di Sofades, nella regione della Tessalonica. La Corte ha ordinato alla Grecia di risarcire i 23 ricorrenti con una somma di 3000 euro ciascuno.

Diritto internazionale

Nazioni Unite – Il 3 giugno 2013 67 stati, tra cui l’Italia, hanno firmato il Trattato sul commercio di armi che, una volta entrato in vigore, impedirà i trasferimenti di armi convenzionali verso paesi in cui potrebbero essere usate per commettere o contribuire a commettere genocidio, crimini di guerra e crimini contro l’umanità.

L’Assemblea Generale dell’ONU approva il trattato sul commercio delle armi

Dopo anni di negoziati, il 2 aprile 2013 l’Assemblea Generale dell’ONU ha approvato a larga maggioranza (154 stati favorevoli, 3 contrari: Iran, Siria e Nord Corea e 23 astenuti) il trattato sul commercio delle armi.
Il trattato proibisce il commercio di armi che potrebbero causare genocidi, crimini contro l’umanità o crimini di guerra. Secondo il Relatore Speciale per la Prevenzione del Genocidio “i genocidi dipendono in parte dalla disponibilità di armi e munizioni” e “l’adozione del trattato rappresenta un importante passo avanti nella lotta per la prevenzione del genocidio e fornisce nuovi strumenti legali per proteggere chi rischia la propria vita e i gruppi minacciati di distruzione”. Il trattato disciplina tutte le armi convenzionali. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il disarmo, il trattato non interferirà con il commercio d’armi interno o con il diritto di uno stato a possedere delle armi; non proibirà l’esportazione di armi; non minerà il diritto alla legittima difesa di uno Stato; non si sostituirà alle regolamentazioni interne già in vigore.
Il trattato verrà aperto alla firma e alla ratifica il 3 giugno 2013 presso l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ed entrerà in vigore subito dopo la 50ma ratifica.