Recensione evento “Anatomia femminile – il corpo racconta la vita”

Un’atmosfera piacevole e familiare ci ha accolti venerdì sera a San Michele all’Adige, in occasione della festa della donna. Abbiamo subito inteso essere una ricorrenza, quasi un rituale nella vita della cittadina. E’ infatti già il quarto anno che viene organizzata questa serata, per creare un momento di memoria e monito allo stesso tempo.

La massiccia presenza della popolazione femminile non ha evidentemente spaventato qualche gentleman che si è unito al gruppo e ha seguito con attenzione tutte le proposte della serata. Essa ha avuto apertura con la galleria di disegni e dipinti tutti al femminile, dove è stata illustrata la didascalia delle artiste al pubblico presente. Successivamente, è stato dato il via alle performance su palco. Prime fra tutte due giovani ballerine, le quali hanno interpretato un duetto sulle note di “Break the Chain”, canzone ideata per il flash-mob mondiale One Billion Rising. A seguire, si sono alternate le letture dei racconti creati dal gruppo InPagina, intervallate dalla musica dei brillanti “Perché No”. Tutto richiamava l’attenzione sulle tematiche legate al corpo femminile. Ogni racconto portava un nome in corrispondenza di un punto particolare: bocca, piedi, capelli, e persino clitoride. In merito all’ultima, anche noi di Amnesty abbiamo avuto la possibilità di dare voce ad una causa tutta femminile: le mutilazioni genitali.

L'attivista/Dott.ssa. Clelia Calabrò durante il suo intervento

L’attivista/Dott.ssa. Clelia Calabrò durante il suo intervento

E’ intervenuta Clelia Calabrò la quale, a nome del gruppo di Amnesty Trento, ha esposto la tematica, ricordando quanto sia importante mantenere alta l’attenzione sulla violenza femminile, così come è anche ormai ricordato dall’ONU. Fuori della sala è stato inoltre allestito un banchetto per raccogliere firme in soccorso alle donne egiziane che chiedono giustizia al proprio governo in merito agli abusi avvenuti durante la primavera araba.

Insomma, una serata ricca, dove amanti della lettura, delle arti e dei diritti umani hanno avuto modo di ascoltarsi e trovare spunti di riflessione. Al termine, sono stati distribuiti dei fiori in ringraziamento a chi ha collaborato alla serata, e sono inoltre state distribuite delle copie del racconto “Anatomia femminile” a tutte le donne presenti in sala, un omaggio da parte del gruppo organizzatore. In conclusione, un buffet auto-prodotto ha allietato gli spiriti e accomiatato i presenti.

Per le altre foto, visitate la galleria

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