Buone notizie – Settembre 2017 (1)

Difensori dei diritti umani

Sudan – Il 29 agosto 2017 Ibrahim Mudawi, fondatore dell’Organizzazione per lo sviluppo sociale del Sudan, uno dei più noti e autorevoli difensori dei diritti umani del Sudan, è stato scagionato dopo otto mesi di carcere dalle accuse false e pretestuose di “minaccia al sistema costituzionale” e “guerra contro lo stato”, punibili anche con la pena di morte.

Prigionieri di coscienza

Uzbekistan – Il 14 agosto 2017 Erkin Musaev, ex funzionario del governo uzbeco e poi delle Nazioni Unite, è stato rilasciato con 10 anni d’anticipo rispetto alla fine della pena. Nel 2007, al termine di un processo irregolare basato su confessioni estorte con la tortura e con le minacce di ritorsioni ai danni dei suoi familiari, Musaev era stato condannato a 20 anni di carcere per “spionaggio in favore di uno stato membro della Nato” e “uso improprio di fondi delle Nazioni Unite”. Amnesty International lo aveva adottato come prigioniero di coscienza e nel 2014 aveva lanciato un appello mondiale per la sua scarcerazione.

Diritto alla privacy

India – Il 24 agosto 2017 la Corte suprema ha annullato una precedente decisione secondo la quale la privacy non era un diritto fondamentale protetto dalla Costituzione. La sentenza indica chiaramente che la privacy ha un contenuto negativo (lo stato non deve intromettersi nella vita personale e nella libertà dei cittadini) e uno positivo (lo stato deve prendere tutte le misure necessarie per proteggerla). La sentenza afferma anche che il diritto alla privacy significa che le persone possono fare scelte autonome circa la loro vita, incluso l’orientamento sessuale.

Detenzione amministrativa

Israele – Mohammad Faisal Abu Sakha, un artista circense palestinese di 24 anni, è tornato in libertà la sera del 30 agosto dopo 20 mesi di detenzione amministrativa. Il 14 dicembre 2015 i soldati israeliani di guardia al checkpoint di Zaatara lo avevano fermato mentre da casa dei suoi genitori, a Jenin, si stava recando a Birzeit, sede della Scuola di circo palestinese presso la quale insegnava dal 2007.

Buone notizie – Agosto 2017 (5)

Violenza contro le donne

Libano – Il 16 agosto 2017 il parlamento ha abolito l’articolo 522 del codice penale che prevedeva l’assoluzione degli stupratori che avessero sposato le vittime delle violenze da loro commesse. Si tratta del terzo provvedimento del genere nell’area Medio Oriente – Africa del Nord: sempre nel mese di agosto la Giordania e, a luglio, la Tunisia avevano preso lo stesso provvedimento.

Diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati

Stati Uniti d’America – Il 17 agosto 2017 Il 17 agosto “Carlos”, quattro anni, e “Michael” di 16 sono stati rilasciati dal “Centro residenziale” (di fatto un centro di detenzione per famiglie d’immigrati) di Berks, Pennsylvania, Usa, dopo avervi trascorso 22 mesi. Sono così quattro i minori migranti tornati in libertà nel giro di 10 giorni, dopo che Amnesty International aveva lanciato una campagna su Berks. “Carlos” e la mamma Lorena di 34 anni erano fuggiti dall’Honduras. “Michael” e la mamma Maribel, 41 anni, avevano iniziato il viaggio da El Salvador, gli uni e le altre dopo ripetute minacce di violenza e rapimento. Honduras ed El Salvador, insieme al Guatemala, hanno livelli spaventosi di violenza. Entrati negli Usa per chiedere asilo politico, erano stati portati a Berks.

Diritti sessuali e riproduttivi

Cile – Il 21 agosto 2017 la Corte costituzionale ha confermato la legge che autorizza l’interruzione di gravidanza in caso di stupro o d’incesto, quando la vita della donna è a rischio e in caso di malformazione irreversibile del feto.

Discriminazione

India – Il 22 agosto 2017 la Corte suprema ha dichiarato incostituzionale la prassi del “talaq-e-biddat”, secondo la quale i mariti potevano divorziare dalle mogli scrivendo tre volte la parola “talaq” (equivalente a un ripudio), anche solo mediante una lettera inviata ai parenti della moglie. Questa prassi ha discriminato innumerevoli donne musulmane.

Buone notizie – Agosto 2017 (4)

Prigionieri di coscienza

Corea del Nord – Lim Hyeon-soo, un religioso canadese 62enne di origini coreane, è stato rilasciato il 9 agosto 2017 per “motivi umanitari” grazie anche alle pressioni del governo di Ottawa e a un’azione urgente diramata da Amnesty International. Dal 1997, Lim Hyeon-soo aveva svolto un centinaio di missioni umanitarie in Corea del Nord. Ma l’ultima, all’inizio del 2015, gli era costata una condanna all’ergastolo e ai lavori forzati per “complotto allo scopo di rovesciare il governo”.

Conflitti (1)

Nigeria – Il 5 agosto 2017 il presidente ad interim Yemi Osibajo ha istituito una commissione d’inchiesta per verificare se le forze armate e altre agenzie di sicurezza federali rispettino o meno gli obblighi di diritto internazionale sull’uso della forza e sulle regole d’ingaggio. Amnesty International da tempo denuncia gravi violazioni dei diritti umani da parte delle forze di sicurezza della Nigeria e aveva più volte sollecitato questo provvedimento.

Conflitti (2)

Stati Uniti d’America – Rispondendo alle denunce fatte da Amnesty International in un rapporto pubblicato un mese prima, il 5 agosto 2017 il generale Thomas Waldhauser, capo del comando Usa in Africa ha annunciato l’avvio di un’inchiesta sulla presenza di consulenti statunitensi nei centri di detenzione del Camerun dove presunti militanti del gruppo armato islamico Boko haram vengono interrogati e torturati.

Buone notizie – Agosto 2017 (3)

Violenza contro le donne

Giordania – Il 20 luglio 2017 il parlamento ha emendato l’articolo 98 del codice penale in modo da non prevedere più eventuali “circostanze attenuanti” per i responsabili dei “delitti d’onore”. Il 1° agosto 2017 ha abrogato l’articolo 308 del codice penale che prevedeva l’impunità per gli stupratori che avessero accettato di sposare le loro vittime. Secondo dati ufficiali, dal 2010 al 2013 159 stupratori avevano beneficiato di quella norma.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate

Bangladesh – Il 21 luglio 2017 sono stati rilasciati gli ultimi cinque uomini dei 28 che erano stati arrestati il 19 maggio durante una festa nella città di Kerinaganj in un locale gay. Inizialmente accusati di “rapporti carnali contronatura”, in seguito erano stati incriminati per violazione della legge sul controllo degli stupefacenti. Entrambe le accuse sono decadute.

Diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati

Stati Uniti d’America – Il 7 agosto 2017 “Josué”, tre anni, è stato rilasciato insieme alla mamma Teresa, 28 anni, dal “Centro residenziale” (di fatto, un centro di detenzione per immigrati) di Berks, Pennsylvania. Mamma e figlio erano fuggiti dall’Honduras (il paese dell’America centrale che insieme a El Salvador e Guatemala vanta livelli record di violenza), dopo ripetute minacce di violenza sessuale e di rapimento. Entrati negli Usa per chiedere asilo politico, mamma e figlio erano stati portati a Berks, dove hanno trascorso 16 mesi. Nel giugno 2017 Amnesty International Usa ha lanciato una campagna per chiedere il rilascio dei genitori con bambini piccoli che si trovano all’interno dei “centri residenziali”.

Buone notizie – Agosto 2017 (2)

Pena di morte

Barbados – Il 25 luglio 2017 la Corte di giustizia dei Caraibi ha annullato per insufficienza di prove le condanne a morte inflitte nel 2007 a Vicent Edwards e Richard Haynes, inizialmente giudicati colpevoli di omicidio.

Prigionieri di coscienza (1)

Egitto – Tarek Hussein detto “Tito”, difensore dei diritti umani e avvocato presso il Centro egiziano per i diritti economici e sociali, è rilasciato il 27 luglio 2017 dopo 40 giorni di detenzione arbitraria. Era stato arrestato il 17 giugno con l’accusa di “appartenenza a un’organizzazione illegale” e per aver convocato una manifestazione. “Tito” è l’avvocato difensore di molte persone arrestate arbitrariamente per aver preso parte alle manifestazioni contro la decisione del parlamento di cedere all’Arabia Saudita la sovranità di due isole nel mar Rosso.

Prigionieri di coscienza (2)

Repubblica Democratica del Congo – Il 17 luglio 2017 l’attivista Jean-Marie Kalonji e l’avvocata Sylvia Mbikayi sono stati rilasciato dopo aver trascorso 24 giorni senza contatti col mondo esterno all’interno di una base militare. I due erano stati arrestati il 23 giugno. Kalonji è il coordinatore del movimento giovanile “La quarta volta / E’ giunto il momento”, Sylvia Mbikayi è una legale e sostenitrice del movimento. Amnesty International aveva diramato un’azione urgente in loro favore.

Buone notizie – Agosto 2017 (1)

Giustizia

Polonia – Il 24 luglio 2017 Il presidente della Repubblica Andrzej Duda ha annunciato che non avrebbe firmato gli emendamenti alla legge sulla Corte costituzionale, già approvati dai due rami del parlamento alcuni giorni prima, che avrebbero definitivamente posto il sistema giudiziario sotto il controllo del governo del Partito diritto e giustizia. Se gli emendamenti fossero entrati in vigore, il ministro della Giustizia (che già dal 2016 è anche procuratore generale) avrebbe avuto tra le mani poteri enormi, tra cui far decadere i giudici della Corte suprema, nominarne i nuovi, avviare procedimenti disciplinari nei confronti di giudici “riottosi” e intervenire nel merito delle decisioni prese dalla Corte in occasione di procedimenti disciplinari precedenti.

Violenza contro le donne

Tunisia – Il 26 luglio 2017 il parlamento ha approvato la Legge sull’eliminazione della violenza sulle donne. La legge definisce violenza contro le donne “ogni aggressione fisica, psicologica, sessuale o economica basata sulla discriminazione tra i due sessi” così come “la minaccia di tale aggressione”, “la privazione dei diritti e delle libertà, sia in pubblico che in luoghi privati”. La legge, inoltre introduce nuovi reati come le molestie sessuali in pubblico, prevede pene più pesanti per gli stupratori e multe per i datori di lavoro che discriminano le donne sul piano salariale. Infine, abolisce l’odiosa garanzia d’impunità per lo stupratore che avesse sposato la sua vittima. Come prevedono le linee guida delle Nazioni Unite sulle leggi relative alla violenza contro le donne, la nuova legge comprende misure di prevenzione e di protezione, come quella che autorizza le donne a chiedere un decreto restrittivo nei confronti di chi le perseguita anche in assenza di un procedimento penale o di una richiesta di divorzio.

Buone notizie – Luglio 2017 (4)

Pena di morte

Stati Uniti d’America – Una corte d’appello federale ha annullato la condanna a morte inflitta nel 1982 a Tracy Petrocelli nello stato del Nevada. In primo grado, Petrocelli era stato giudicato colpevole dell’omicidio della fidanzata e di un concessionario di automobili. Ma 35 anni dopo, la Corte d’appello del IX circuito ha stabilito che i diritti costituzionali di Petrocelli furono violati durante la fase di determinazione della pena.