12 dicembre 2015: il gruppo Amnesty di Trento al Mercatino del volontariato

Sabato prossimo 12 dicembre 2015, in occasione delle Giornate Amnesty 2015, il gruppo di Amnesty International di Trento sarà presente al Mercatino del volontariato e della solidarietà. In questa occasione saranno proposti gli appelli della maratona Write for Rights, in particolare questi due:

 

23-25 ottobre 2015: il gruppo Amnesty di Trento a “Fa’ la cosa giusta!”

Anche quest’anno il gruppo di Trento sarà presente alla fiera degli stili di vita sostenibili “Fa’ la cosa giusta!” a Trento a partire dal pomeriggio di venerdì 23 fino alla sera di domenica 25 ottobre 2015.
Al nostro tavolino all’interno della fiera presenteremo l’associazione e il nostro materiale e raccoglieremo firme per vari appelli in difesa dei diritti umani.

Per maggiori informazioni sulla fiera visitate la pagina degli organizzatori.

 

16 marzo – Un Aperitivo per i Diritti Umani

Vi invitiamo a partecipare all’aperitivo organizzato dal gruppo di Amnesty International di Trento alla Bookique Trento oggi lunedì 16 marzo 2015 a partire dalle ore 19. Durante la serata ci saranno momenti informativi sulle attività di Amnesty, così potrete conoscerci meglio, e una raccolta di firme per i diritti umani.
Aperitivo e Cous Cous a 5€!

Vi aspettiamo numerosi!

 

 

Rapporto 2014-2015

Oggi mercoledì 25 febbraio 2015, 10° anniversario della scomparsa del suo fondatore Peter Benenson, Amnesty International rende pubblico il Rapporto 2014-2015 (pubblicato in Italia da Castelvecchi), che documenta la situazione dei diritti umani in 160 paesi e territori nel corso del 2014.

Lo scorso anno sarà ricordato per i violenti conflitti e l’incapacità di tanti governi di proteggere i diritti e la sicurezza dei civili.

Un anno catastrofico per milioni di persone intrappolate nella violenza di stati e gruppi armati. Di fronte ad attacchi barbarici e repressione, la comunità internazionale è rimasta assente.

Ma il 2014 è stato anche un anno che ha visto significativi progressi nella difesa e nella garanzia di alcuni diritti umani.

Ha segnato date importanti, quali l’anniversario della fuoriuscita di gas a Bhopal nel 1984, la commemorazione del genocidio in Ruanda del 1994 e l’analisi, a 30 anni dalla sua adozione, della Convenzione delle Nazioni Unite contro la tortura. Ha visto l’entrata in vigore del Trattato sul commercio di armi.

Momenti che ci fanno riflettere sui passi avanti compiuti ma anche su quanto resti ancora da fare per garantire giustizia alle vittime di gravi violazioni.

Questo rapporto testimonia il coraggio e la determinazione di donne e uomini che si battono per difendere i diritti umani, spesso in circostanze difficili e rischiose. Ed è a queste donne e questi uomini che dedichiamo il nostro rapporto.

Il Rapporto 2014-2015 è consultabile online qui.

 

14 febbraio 2015 – One Billion Raising

Sabato 14 febbraio torna in tutto il mondo One Bilion Rising: tutto il mondo si mobilita contro la violenza sulle donne per un mondo migliore per tutte e tutti.
Amnesty International aderisce all’iniziativa. Anche il gruppo di Trento di Amnesty International sarà presente per ballare sulle note di Break the Chain.

sabato 14 febbraio alle 17.30 in piazza Dante a Trento
sabato 14 febbraio alle 16.30 in via Roma a Rovereto

Vi aspettiamo!

 

Non una frustata di più!

“Dopo la sua fustigazione, Raif mi ha detto di provare un sacco di dolore. Ha detto che mentre veniva frustato ha deciso di sopportare il dolore in silenzio e di andare oltre, in modo che la storia saprà che lui non ha reagito alla loro punizione. La sua salute è molto debole e non può sopportare un’altra flagellazione”.

Le parole di Ensaf Haidar, moglie di Raif Badwi, ad Amnesty International dopo il primo turno di fustigazione del marito.
Ieri Raif Badawi ha compiuto 31 anni, ma invece di festeggiare il suo compleanno con la sua famiglia e le persone care, ha trascorso la giornata in carcere in attesa della prossima flagellazione pubblica venerdì 16 gennaio.
Nel mese di maggio 2014, il governo dell’Arabia Saudita ha condannato Raif Badawi a 10 anni di carcere e a 1.000 frustate. È stato condannato per aver insultato l’Islam attraverso i suoi scritti e il suo sito web che è stato istituito per incoraggiare il dibattito pubblico.
Venerdì 9 gennaio 2015 Raif ha ricevuto le prime 50 frustate delle 1.000 imposte. Un testimone oculare ha detto che “era in silenzio, ma si può dire che provava profondo dolore”.
Raif è ora in attesa di ricevere altre 50 frustate, probabilmente ogni venerdì per le prossime 19 settimane.
Non è accettabile!
L’Arabia Saudita ha condannato l’attacco a Charlie Hebdo a Parigi come ‘vile’. Il giorno dopo, hanno frustato Raif Badawi per aver esercitato il suo diritto alla libertà d’espressione.
Dobbiamo mostrare al mondo questa ipocrisia. Abbiamo bisogno di mettere in imbarazzo il governo ora.
La matita è stata un simbolo da mostrare in solidarietà con i disegnatori di Charlie Hebdo. Il mouse e il computer sono gli strumenti con cui Raif ha esercitato il diritto alla libertà di espressione.

Ecco alcune piccole azioni per aiutare Raif Badawi:

Partecipa alla foto-action. Scatta una foto ad un computer, un portatile, un     mouse e inserisci nella foto “#FreeRaif” o “Blogging is not a crime” e inviaci la foto all’indirizzo action@amnesty.it o pubblicala sulla pagina facebook Amnesty International Italia.

Firma e fai firmare l’appello online 
Fai pressione anche su twitter usando l’hashtag #FreeRaif diretti a:

- Ministro della Giustizia: @MojKsa
– Società nazionale per i diritti umani: @NSHRSA
– Ministro degli Esteri: @KSAMOFA
– Principe ereditario e Ministro della Difesa, principe Salman bin Abdul Aziz Al Saud
@HRHPSalman

Ecco qui un esempio di tweet:
@MojKsa @HRHPSalman @KSAMOFA @NSHRSA you have the power to save
@raif_badawi from this cruelty. ACT NOW! #FreeRaif

Quest’azione sarà valida fino al 23 gennaio.

Grazie per il tuo aiuto!