Non una frustata di più!

“Dopo la sua fustigazione, Raif mi ha detto di provare un sacco di dolore. Ha detto che mentre veniva frustato ha deciso di sopportare il dolore in silenzio e di andare oltre, in modo che la storia saprà che lui non ha reagito alla loro punizione. La sua salute è molto debole e non può sopportare un’altra flagellazione”.

Le parole di Ensaf Haidar, moglie di Raif Badwi, ad Amnesty International dopo il primo turno di fustigazione del marito.
Ieri Raif Badawi ha compiuto 31 anni, ma invece di festeggiare il suo compleanno con la sua famiglia e le persone care, ha trascorso la giornata in carcere in attesa della prossima flagellazione pubblica venerdì 16 gennaio.
Nel mese di maggio 2014, il governo dell’Arabia Saudita ha condannato Raif Badawi a 10 anni di carcere e a 1.000 frustate. È stato condannato per aver insultato l’Islam attraverso i suoi scritti e il suo sito web che è stato istituito per incoraggiare il dibattito pubblico.
Venerdì 9 gennaio 2015 Raif ha ricevuto le prime 50 frustate delle 1.000 imposte. Un testimone oculare ha detto che “era in silenzio, ma si può dire che provava profondo dolore”.
Raif è ora in attesa di ricevere altre 50 frustate, probabilmente ogni venerdì per le prossime 19 settimane.
Non è accettabile!
L’Arabia Saudita ha condannato l’attacco a Charlie Hebdo a Parigi come ‘vile’. Il giorno dopo, hanno frustato Raif Badawi per aver esercitato il suo diritto alla libertà d’espressione.
Dobbiamo mostrare al mondo questa ipocrisia. Abbiamo bisogno di mettere in imbarazzo il governo ora.
La matita è stata un simbolo da mostrare in solidarietà con i disegnatori di Charlie Hebdo. Il mouse e il computer sono gli strumenti con cui Raif ha esercitato il diritto alla libertà di espressione.

Ecco alcune piccole azioni per aiutare Raif Badawi:

Partecipa alla foto-action. Scatta una foto ad un computer, un portatile, un     mouse e inserisci nella foto “#FreeRaif” o “Blogging is not a crime” e inviaci la foto all’indirizzo action@amnesty.it o pubblicala sulla pagina facebook Amnesty International Italia.

Firma e fai firmare l’appello online 
Fai pressione anche su twitter usando l’hashtag #FreeRaif diretti a:

- Ministro della Giustizia: @MojKsa
– Società nazionale per i diritti umani: @NSHRSA
– Ministro degli Esteri: @KSAMOFA
– Principe ereditario e Ministro della Difesa, principe Salman bin Abdul Aziz Al Saud
@HRHPSalman

Ecco qui un esempio di tweet:
@MojKsa @HRHPSalman @KSAMOFA @NSHRSA you have the power to save
@raif_badawi from this cruelty. ACT NOW! #FreeRaif

Quest’azione sarà valida fino al 23 gennaio.

Grazie per il tuo aiuto!

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