Buone notizie – Luglio 2017 (3)

Libertà di associazione (1)

Angola – L’11 luglio 2017 la Corte costituzionale ha respinto un decreto presidenziale che imponeva una serie di limitazioni e condizioni per la registrazione e il finanziamento delle organizzazioni della società civile. Il decreto, entrato in vigore nel marzo 2015 senza passare per il parlamento, conferiva all’ufficio del procuratore generale il potere di sospendere le attività delle Ong nazionali e internazionali sospettate di “riciclaggio di denaro proveniente da fonti illecite” e di “azioni illegali ai danni dell’integrità territoriale e della sovranità” dell’Angola. Il tutto definito in termini estremamente vaghi.

Libertà di associazione (2)

Ungheria – Il 13 luglio 2017 la Commissione europea ha annunciato l’apertura di una procedura d’infrazione nei confronti dell’Ungheria rispetto alla legge sulle Ong entrata in vigore il 27 giugno e che penalizza e stigmatizza le Ong che ricevono oltre 24.000 euro all’anno di finanziamenti da fonti estere.

Prigionieri di coscienza

Maldive – Il 14 giugno 2017 l’oppositore politico Adam Azim è stato prosciolto dall’accusa di incitamento alla rivolta e di tentativo di rovesciare il governo con la forza e rilasciato. Era stato arrestato l’8 giugno dopo aver rilasciato un’intervista all’emittente televisiva privata Sangu Tv nel corso della quale aveva denunciato la mancanza d’indipendenza del potere giudiziario e casi di corruzione all’interno del governo.

Buone notizie – Luglio 2017 (2)

Pena di morte

Mongolia – Con l’entrata in vigore, il 1° luglio 2017, del nuovo codice penale approvato dal parlamento il 3 dicembre 2015, la Mongolia ha ufficialmente abolito la pena di morte per tutti i reati. La sezione locale di Amnesty International aveva lanciato la campagna abolizionista nel 1994 ottenendo nel 2010 la commutazione di tutte le condanne a morte e l’adozione di una moratoria sulle esecuzioni (l’ultima risaliva al 2008). La Mongolia diventa il 105esimo paese ad aver abolito completamente la pena capitale. Altri sette l’hanno abolita per i soli reati comuni e 29 sono abolisti “de facto”, non applicandola più da almeno 10 anni.

Armi

Nazioni Unite – Il 7 luglio 2017 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha approvato, con 122 voti a favore, un nuovo trattato che proibisce le armi nucleari.

Buone notizie – Luglio 2017 (1)

Giustizia

Olanda / Bosnia ed Erzegovina – Il 27 giugno 2017 una corte d’appello ha confermato una sentenza civile di primo grado del 2014 stabilendo che il governo olandese fu parzialmente responsabile della morte nel 1995 di circa 300 musulmani di Bosnia, uccisi nel corso del genocidio di Srebrenica. Secondo la giudice Gepke Dulek, i soldati olandesi obbligarono le 300 persone a lasciare la loro base militare consegnandole praticamente alle forze serbo-bosniache e in questo modo “privandole della possibilità di sopravvivere”.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti)

Germania – Il 30 giugno 2017 il parlamento tedesco ha approvato i matrimoni egualitari, attraverso una modifica al relativo articolo del codice civile che ora recita: “Il matrimonio è contratto tra due persone di diverso o dello stesso sesso per tutta la durata della vita”.

Buone notizie – Giugno 2017 (4)

Diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati

Ungheria – Il 16 giugno 2017 una corte d’appello ha annullato, disponendo un nuovo processo, la condanna a 10 anni inflitta in primo grado a un cittadino siriano, noto come Ahmed H., per “atti di terrorismo”. Nel 2015, nel corso di scontri tra richiedenti asilo e polizia al confine tra Serbia e Ungheria, Ahmed H. si era limitato a lanciare dei sassi ma nei suoi confronti era stata applicata la nuova legge anti-terrorismo.

Buone notizie – Giugno 2017 (3)

Prigionieri di coscienza

Timor Est – Il 1° giugno 2017 i giornalisti Raimundos Oki e Lourenco Vicente Martins sono stati assolti dall’accusa di “diffusione di notizie false a scopo diffamatorio” e “denuncia diffamatoria”. Il 22 gennaio 2016 il primo ministro Rui Aria de Araujo li aveva denunciato per un articolo in cui avevano segnalato irregolarità in un appalto lanciato dal governo per un progetto di telecomunicazioni. Nei loro confronti la pubblica accusa aveva chiesto, rispettivamente, un anno di carcere e due anni con sospensione della pena. Amnesty International aveva lanciato un’azione urgente in loro favore.

Diritti sessuali e riproduttivi

Irlanda – Il 13 giugno 2017 il Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite ha dato ragione a Siobhán Whelan, una cittadina irlandese che nel 2010 era stata costretta a recarsi nel Regno Unito per abortire dato che il bando quasi totale in vigore nel suo paese glielo avrebbe impedito. Il Comitato ha giudicato che le leggi irlandesi in materia d’aborto hanno violato il diritto di Siobhán Whelan a non subire trattamenti crudeli inumani e degradanti e il suo diritto alla riservatezza. L’Irlanda ha sottoposto Siobhán Whelan a un “elevato livello di angoscia” e la criminalizzazione dell’aborto ha attirato su di lei vergogna e stigma. Il Comitato ha infine ammonito l’Irlanda a modificare la legislazione, per evitare casi del genere.

Buone notizie – Giugno 2017 (2)

Conflitti

Libia – Il 7 giugno 2017, dopo 48 giorni di prigionia, è stato liberato Salem Mohamed Beltelman, docente di Ingegneria marittima presso l’Università di Tripoli. Era stato rapito il 20 aprile da una milizia mentre si stava recando al lavoro.

Prigionieri di coscienza

Arabia Saudita – Il 7 giugno 2017 l’attivista per i diritti delle donne Loujain al-Hathloul è stata rimessa in libertà dopo tre giorni di detenzione. Al-Hathloul ha promosso numerose iniziative per sfidare il divieto di guida per le donne in vigore nel paese.

Buone notizie – Giugno 2017 (1)

Diritti economici, sociali e culturali

Kenia – Il 26 maggio 2017 la Corte africana dei diritti umani e dei popoli ha stabilito che il governo del Kenya ha violato i diritti della comunità Ogiek quando li sgomberò dalle loro terre. La sentenza afferma in maniera vincolante il diritto degli Ogiek di vivere liberamente nelle loro terre ancestrali. Gli Ogiek sono un popolo di cacciatori che vive nelle foreste di Mau e del Monte Elgon. Il governo keniano li ha ripetutamente sottoposti a sgomberi con la scusa della preservazione dell’ambiente naturale, che in realtà nessuno meglio di loro avrebbe preservato.

Libertà di movimento

Tunisia – Accogliendo una richiesta di Amnesty International, presentata anche durante una serie di incontri con le autorità, il 23 maggio 2017 il parlamento tunisino ha approvato una serie di emendamenti migliorativi alla legge sui passaporti del 1975. In particolare, le decisioni di imporre divieti di viaggio o di ritirare il passaporto dovranno essere motivate e i loro destinatari dovranno essere informati tempestivamente e poter fare ricorso. La durata massima dei divieto scenderà da cinque anni a 14 mesi.