Buone notizie – Giugno 2017 (3)

Prigionieri di coscienza

Timor Est – Il 1° giugno 2017 i giornalisti Raimundos Oki e Lourenco Vicente Martins sono stati assolti dall’accusa di “diffusione di notizie false a scopo diffamatorio” e “denuncia diffamatoria”. Il 22 gennaio 2016 il primo ministro Rui Aria de Araujo li aveva denunciato per un articolo in cui avevano segnalato irregolarità in un appalto lanciato dal governo per un progetto di telecomunicazioni. Nei loro confronti la pubblica accusa aveva chiesto, rispettivamente, un anno di carcere e due anni con sospensione della pena. Amnesty International aveva lanciato un’azione urgente in loro favore.

Diritti sessuali e riproduttivi

Irlanda – Il 13 giugno 2017 il Comitato dei diritti umani delle Nazioni Unite ha dato ragione a Siobhán Whelan, una cittadina irlandese che nel 2010 era stata costretta a recarsi nel Regno Unito per abortire dato che il bando quasi totale in vigore nel suo paese glielo avrebbe impedito. Il Comitato ha giudicato che le leggi irlandesi in materia d’aborto hanno violato il diritto di Siobhán Whelan a non subire trattamenti crudeli inumani e degradanti e il suo diritto alla riservatezza. L’Irlanda ha sottoposto Siobhán Whelan a un “elevato livello di angoscia” e la criminalizzazione dell’aborto ha attirato su di lei vergogna e stigma. Il Comitato ha infine ammonito l’Irlanda a modificare la legislazione, per evitare casi del genere.