Buone notizie – Febbraio 2017 (4)

Prigionieri di coscienza (1)

Pakistan – Il 5 febbraio 2017 Adnan Prince, un cittadino di Lahore di 27 anni, è stato rilasciato su cauzione. Era stato arrestato nel novembre 2013 con l’accusa di blasfemia, “reato” per cui è prevista la pena di morte.

Prigionieri di coscienza (2)

Algeria – Hassan Bouras, giornalista condannato in primo grado il 28 novembre 2016 a un anno di carcere per “offesa a pubblico ufficiale”, è stato rilasciato il 17 gennaio 2017 dopo che in appello la condanna è stata ridotta a sei mesi e poi sospesa. Nel periodo precedente l’arresto, Bouras aveva condotto una serie di inchieste televisive per un canale satellitare maghrebino sulla corruzione delle autorità locali della città di El Bayadh.

Pena di morte (1)

Stati Uniti d’America – Il 19 gennaio 2017 Isaiah McCoy è diventato il 157mo condannato a morte scarcerato negli Usa per non aver commesso il fatto. McCoy era stato giudicato colpevole in primo grado di un omicidio avvenuto nel 2010 nello stato del Delaware.

Pena di morte (2)

Iran – L’8 febbraio 2017 il procuratore generale ha annunciato l’annullamento di sei condanne a morte emesse nei confronti di altrettanti minorenni al momento del reato.

Pena di morte (3)

Nigeria – Il 9 febbraio 2017 il governatore dello stato di Ogun ha commutato in ergastolo la pena capitale inflitta nel dicembre 2016 a due uomini condannati per rapina a mano armata.

Giustizia internazionale

Gambia – Il 10 febbraio 2017 il governo ha comunicato ufficialmente di aver annullato la decisione del precedente governo di ritirarsi dallo Statuto della Corte penale internazionale.

Buone notizie – Febbraio 2017 (3)

Pena di morte

Sri Lanka – Il 4 febbraio 2017, in occasione del 69° anniversario dell’indipendenza, il presiente Maithripala Sirisena ha commutato 60 condanne a morte in ergastolo.

Diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati

Kenya – Il 9 febbraio 2017 l’Alta corte ha bocciato, in quanto “discriminatorio, eccessivo, arbitrario e sproporzionato”, nonché una sorta di punizione collettiva, il decreto del governo per la chiusura del campo rifugiati di Dadaab, il più grande del mondo, dove si trovano attualmente oltre 260.000 rifugiati somali. Il giudizio dell’Alta corte era stato sollecitato dalla Commissione nazionale per i diritti umani e da Kituo Cha Sheria, due Ong kenyane sostenute da Amnesty International. La sentenza ha richiamato anche l’obbligo costituzionale e di diritto internazionale del Kenya di proteggere le persone che cercano riparo dalla persecuzione.

Conflitti

India – Rayees Ahmad Mir e Waheed Ahmed Gojree, due ragazzi dello stato di Jammu e Kashmir di 16 anni arrestati con l’accusa di aver lanciato pietre contro le forze di sicurezza, sono stati rilasciati rispettivamente il 20 dicembre 2016 e il 3 gennaio 2017. Amnesty International aveva lanciato un’azione urgente ricordando che le leggi in vigore nello stato proibiscono la detenzione di persone di età inferiore ai 18 anni.

Sparizioni

Pakistan – Il poeta Salman Haider e i blogger Waqas Goraya, Asim Saeed e Ahmed Raza Naseer sono stati rilasciati tra il 29 e il 29 gennaio 2017 dopo circa tre settimane di sparizione forzata. I quattro attivisti erano scomparsi dopo aver pubblicato su Facebook una serie di critiche nei confronti della militanza religiosa e del ruolo dell’esercito. Dopo la loro sparizione, quotidiani e portali pachistani li avevano descritti come persone blasfeme e anti-stato, in alcuni casi incitando a compiere atti di violenza nei loro confronti.

 

Buone notizie – Febbraio 2017 (2)

Prigionieri di coscienza

Cuba – L’artista dissidente Danilo Maldonado Machado, detto “El Sexto”, è stato rilasciato il 21 gennaio 2017. Era stato arrestato il 26 novembre 2016, poche ore dopo l’annuncio della morte di Fidel Castro, per aver scritto su un muro della capitale L’Avana le parole “Se n’è andato”. Informalmente accusato di aver danneggiato proprietà dello stato, è stato rilasciato senza alcuna accusa ufficiale dopo un’azione urgente di Amnesty International.

Difensori dei diritti umani

Italia – Il 31 gennaio 2017 la commissione Esteri della Camera dei deputati ha approvato una mozione che impegna il governo a “dare attuazione agli orientamenti dell’Unione europea in materia di salvaguardia dei difensori dei diritti umani e a definire le modalità per assicurare un coordinamento per la tutela dei difensori dei diritti umani che, mediante il coinvolgimento di tutti i dicasteri competenti e sulla base delle necessarie risorse finanziarie, valuti le migliori modalità di accoglienza e protezione, inclusa la possibile definizione di apposite modalità d’ingresso e soggiorno per il ricollocamento temporaneo”.

Diritti economici, sociali e culturali

Nigeria – A seguito di una campagna portata avanti dalle organizzazioni locali per il diritto all’alloggio, sostenuta anche da Amnesty International, il 2 febbraio l’Alta corte della Nigeria ha dichiarato illegale lo sgombero forzato dell’insediamento di Mpape, nella capitale Abuja, disposto bel 2012 dall’autorità per lo sviluppo della capitale federale senza consultare i residenti né mettere a loro disposizione alcun alloggio alternativo.

Buone notizie – Febbraio 2017 (1)

Discriminazione

Ungheria – Il 17 gennaio 2017 la Corte europea dei diritti umani si è pronunciata su un episodio avvenuto il 5 agosto 2012, quando 700 persone di estrema destra occuparono il villaggio di Devecser dando luogo a una serie di violenze contro la comunità rom. La Corte ha stabilito che la polizia non protesse i rom dagli aggressori e che il governo non prese sufficienti misure nei confronti degli autori dei discorsi d’incitamento all’odio pronunciati in quella occasione, rimasti senza conseguenze legali.

Buone notizie – Gennaio 2017 (4)

Prigionieri di coscienza (1)

Stati Uniti d’America – Anche a seguito di una campagna di Amnesty International durata anni, il 17 gennaio 2017 il presidente uscente Barack Obama ha commutato la condanna di Chelsea Manning, che sarà rilasciata il 17 maggio. Manning stava scontando una condanna a 35 anni di carcere, inflittale nel 2011 per aver rivelato informazioni coperte da segreto di stato, riguardanti anche possibili crimini di guerra commessi dall’esercito Usa in Afghanistan e Iraq.

Prigionieri di coscienza (2)

Mauritania – Il 12 gennaio 2017 Abdallahi Abou Diop, attivista di Ira-Mauritania, l’Iniziativa per la rinascita del movimento abolizionista in Mauritania, è tornato in libertà. Faceva parte di un gruppo di 13 militanti dell’Ira arrestati tra il 30 giugno e il 9 luglio e condannati ad agosto a pene da tre a 15 anni di carcere per una serie di reati tra cui “appartenenza a organizzazione non riconosciuta”, “ribellione” e “uso della violenza”, in relazione a una manifestazione cui nessuno di loro aveva preso parte.

 

Buone notizie – Gennaio 2017 (3)

Prigionieri di coscienza

Sud Sudan – Il 17 dicembre 2016 sono stati rilasciati senza accusa né processo Wilson Peni (leader di comunità arrestato il 20 novembre 2016), Timothy Nyewe Mori (ex presidente della contea di Mori, arrestato il 3 novembre 2016) e James Gatdet (portavoce del Movimento popolare di liberazione del Sudan – Opposizione, arrestato il 2 novembre 2016 in Kenya, dove era rifugiato politico, e consegnato alle autorità sud-sudanesi).

Diritti sessuali e riproduttivi

Repubblica Dominicana – Il 19 dicembre 2016 il presidente Danilo Medina ha posto il veto a una riforma del codice penale, recentemente approvata dal parlamento, che avrebbe sancito il divieto di aborto in pressoché tutti i casi. Il presidente ha suggerito di prevedere maggiori possibilità di interruzione di gravidanza, in linea con quanto richiesto da Amnesty International.

Conflitti

Colombia – Il 10 gennaio 2017 la Corte interamericana dei diritti umani ha condannato lo stato colombiano per una serie di violazioni dei diritti umani commesse dall’esercito nel 2002, durante un’operazione militare per riprendere il controllo di una parte della città di Medellin conosciuta come “Comune 13″. La Corte ha riconosciuto la Colombia colpevole della detenzione illegale e, in un caso, dell’assassinio di cinque donne difensore dei diritti umani.

Diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate

Italia – Con l’approvazione, il 13 gennaio 2017, di tre decreti legislativi in parte migliorativi e chiarificatori, la legge sulle unioni civili approvata dal parlamento nel 2016 è entrata in fase di attuazione.

Buone notizie – Gennaio 2017 (2)

Prigionieri di coscienza (1)

Egitto – Ahmed Maher, cofondatore del “Movimento 6 aprile” e tra i promotori della rivoluzione del 25 gennaio 2011, è tornato in libertà il 4 gennaio 2017, dopo aver terminato di scontare la condanna a tre anni di carcere inflittagli nel dicembre 2013 per manifestazione non autorizzata e aggressione (cui non aveva preso parte) a un pubblico ufficiale.

Prigionieri di coscienza (2)

Sudan – Kuwa Shamal, pastore della Chiesa sudanese di Cristo, è stato rilasciato il 2 gennaio 2017 dopo che un tribunale di Khartoum, la capitale del Sudan, lo ha assolto da una serie di accuse relative alla sicurezza nazionale che avrebbero potuto costargli la pena di morte. Shamal era stato arrestato il 18 dicembre 2015, posto in libertà provvisoria tre giorni dopo e nuovamente arrestato il 25 maggio 2016. Secondo la pubblica accusa, Shamal aveva svolto attività di spionaggio, incitato all’odio contro il governo appoggiando la rivolta dei nuba nello stato del Kordofan meridionale e diffuso notizie dannose per la reputazione del Sudan.