Il 28 maggio 1961 compariva sul quotidiano inglese The Observer l’articolo The Forgotten Prisoners (I prigionieri dimenticati). L’articolo denunciava le persecuzioni subite da chi semplicemente si esprimeva in maniera libera e sollecitava una mobilitazione dell’opinione pubblica. La reazione in seguito alla pubblicazione dell’articolo dava l’avvio alle attività di Amnesty International.
Sono passati 52 anni da quel giorno e tante cose sono cambiate nel mondo, ma l’attività di Amnesty International rimane necessaria per lottare contro le violazioni dei diritti umani e dare speranza alle persone che le subiscono.
La settimana scorsa e’ stato presentato il Rapporto Annuale 2013. La mancanza d’azione a livello globale in favore dei diritti umani sta rendendo il mondo sempre più pericoloso per i rifugiati e i migranti. È questo il messaggio diffuso da Amnesty International in occasione del lancio del suo Rapporto annuale 2013, che descrive la situazione dei diritti umani in 159 paesi e territori, nel periodo tra gennaio e dicembre 2012.
Ne approfittiamo per ricordare che domani 29 maggio 2013 alle ore 17 presso il giardino del Dipartimento di Economia e Management dell’Università di Trento si svolgerà l’iniziativa “Diritti Umani Negati in Italia. Amnesty incontra l’Università“