Amnesty alla festa di Sanbaradio

Chi l’ha detto che i diritti umani sono una cosa obsoleta? E chi l’ha detto che se ne può parlare solo in conferenza? Lo scorso mercoledì 19 giugno allo studentato Sanbartolameo ha preso vita la festa di Sanbaradio, la radio degli studenti dell’università di Trento. Ebbene, siamo andati anche lì. Il banchetto di Amnesty ha aggiunto un po’ di colore alla serata già musicalmente viva. Una tanto attesa serata estiva nella quale i giovani dell’ateneo trentino hanno contribuito alla raccolta firme delle nostre petizioni. E ancora una volta la presenza si conferma un momento di scambio importante. Sono state presentate due petizioni: una campagna urgente contro la pena di morte in Papua Nuova Guinea a seguito della ripresa delle esecuzioni, e un appello al primo ministro turco Erdogan affinché vengano fermate le violenze sui manifestanti.

Ma, sfortunatamente, non tutti sono aggiornati sulle vicende del mondo. Per questo la presenza di Amnesty anche in questa occasione si è confermata come immancabile momento informativo. Questo per ricordarci che alle volte diamo un po’ per scontato la quantità di diritti di cui godiamo e di come essi vengono custoditi. Mentre episodi come piazza Taksim riportano all’attenzione di tutti la necessità di non abbassare mai la guardia. “Ma se quelli sono ragazzi come me che stanno in piazza, ma io firmo!”, uno dei commenti che ci ha fatto più sorridere e che esprime sempre bene qual’è il primo sentimento che ci spinge ad aiutare, ovvero: se fosse successo a te non staresti a guardare.

E di certo non sta fermo a guardare Amnesty con il suo esercito di piccoli volontari, anche e soprattutto in mezzo alle feste dei giovani studenti.

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