“Tortura, 30 anni di impegni non mantenuti”: la denuncia di Amnesty

A 30 anni dall’approvazione della Convenzione contro la tortura da parte dell’ONU, la tortura, seppur proibita sulla carta, è ancora ampiamente praticata. Amnesty International negli ultimi 5 anni ha, infatti, riscontrato casi di tortura in 141 paesi del mondo.

La tortura rimane una spaventosa realtà dei nostri giorni, sommessamente giustificata dai governi in nome della lotta al terrorismo, della preservazione della sicurezza nazionale e internazionale.

Secondo un sondaggio commissionato da Amnesty a GlobeScan, il 44% degli intervistati pensa che se fosse arrestato nel suo paese, rischierebbe di essere torturato. L’82% ritiene che ci dovrebbero essere leggi rigorose contro la tortura, ma ben il 36% ritiene che la tortura potrebbe essere giustificata in alcune circostanze.

L’Italia, a 25 anni dalla ratifica della Convenzione ONU, deve ancora dare attuazione alla Convenzione, inserendo la tortura come reato nel codice penale. Solo al 5 marzo scorso risalgono, infatti, i primi risultati normativi: il Senato ha approvato un progetto di legge che qualifica la tortura come reato specifico, prevedendo l’aggravante nel caso in cui sia commesso da un pubblico ufficiale. La strada da percorrere sembra ancora lunga.

A fronte di questa situazione, il 13 maggio scorso Amnesty International ha lanciato la sua nuova campagna globale, denominata “Stop alla tortura”.

Lo sguardo di Amnesty si concentrerà su Uzbekistan, Filippine, Marocco/Sahara Occidentale, Messico e Nigeria, dove sono emerse allarmanti prove riguardanti pratiche di tortura. In questi luoghi l’organizzazione potrebbe avere un impatto sensibile, se non decisivo.

Noi, soci di Amnesty International, rinnoviamo oggi il nostro impegno accanto alle vittime di tortura. Per dire ancora una volta “Stop alla tortura”.

 Maria Cristina Urbano

 

Per maggiori informazioni sulla nuova campagna contro la tortura si veda:

http://www.amnesty.it/stoptortura

Firma anche tu gli appelli della campagna!

http://www.amnesty.it/reato-tortura-italia

http://www.amnesty.it/messico-tortura-claudia-medina

 

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