“In prigione, desideravo ardentemente vedere il mare e il cielo. Ma la libertà non può essere raggiunta solo col desiderio, occorre lottare. Ringrazio, una per una, tutte le persone che hanno preso parte alla campagna per il mio rilascio: i miei familiari, gli avvocati, gli amici, gli ex compagni di scuola, i colleghi, gli artisti e gli attivisti per i diritti umani!”
(Ericson Acosta, poeta e attivista delle Filippine, prigioniero di coscienza adottato da Amnesty International, di cui il 31 gennaio 2013 il ministro dell’Interno ha disposto il rilascio. Era stato arrestato dall’esercito il 13 febbraio 2011 nella provincia di Samar e incriminato per la pretestuosa accusa di possesso illegale di armi).