Commento su “El Gigante”

Giovedì 7 novembre al Centro Polifunzionale dell’Opera Universitaria, all’interno del festival “Tutti nello stesso piatto”, è stato proiettato “El Gigante”, un documentario di Bruno Federico. Siamo in Colombia e le multinazionali Enel/Endesa e Impregilo hanno deciso di costruire una centrale idroelettrica, che potrà diventare il simbolo e l’acceleratore del progresso economico del paese. La classe dirigente parla di un grande progetto che porterà prosperità e benessere. Ma pochi sanno, e questo documentario fortunamente lo mostra al pubblico, che la diga chiamata “El Quimbo” costringerà gli abitanti della valle del fiume Magdalena ad abbandonare le proprie case. Sommergerà case, flora, fauna, colpirà duramente la gente, le loro abitudini e le loro professioni. Lavori tanto amati e di estrema necessità, per persone che vivono in povertà e che hanno solo la loro terra da coltivare o il pesce da pescare. Il film racconta come questi abitanti coraggiosi non siano disposti ad accettare le false promesse della classe dirigente “alleata” con le multinazionali per proteggere i propri interessi. Non accettano questa situazione di completo disastro e non accettano di perdere tutto ciò che da senso alle loro vite: vanno in piazza, manifestano, si scontrano con le forze dell’ordine. La contrapposizione tra gli interessi economici dei potenti e la vita dei poveri contadini e pescatori: questo cerca di mostrare “El Gigante”, un documentario che esprime fin dove l’essere umano può spingersi per soddisfare i propri interessi, il grande benessere frutto del consumismo e di una società sempre più materialista.

Elena Franchini

 

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