Prigionieri di coscienza (1)
Iran – Il 2 aprile 2015 Ghoncheh Ghavami, condannata il 2 novembre 2014 a un anno di carcere per il reato di “diffusione di propaganda contro il sistema”, poi rilasciata su cauzione il 2 novembre 2014, ha ottenuto la commutazione del residuo di condanna in una multa. Ghavami, 25 anni, era stata arrestata il 20 giugno 2014 per aver voluto assistere a una partita di pallavolo maschile.
Prigionieri di coscienza (2)
Sudan – Il 10 aprile 2015 sono stati rilasciati Farouk Abu Issa, leader dell’alleanza di opposizione denominata Forze del consenso nazionale, Amin Maki madani, presidente dell’Alleanza della societą civile sudanese, e Farah Al-Aggar, ex dirigente del Partito nazionale del congresso nello stato del Nilo azzurro. I tre oppositori politici erano stati arrestati il 6 dicembre 2014 dai servizi di sicurezza.
Pena di morte
Pakistan – Il 16 aprile 2015, dopo che erano avvenute almeno 76 esecuzioni in cinque mesi, la Corte suprema ha accolto un ricorso dell’Ordine degli avvocati e ha sospeso l’esecuzione delle condanne a morte inflitte dai tribunali militari nei confronti di imputati civili.
Libertą d’espressione
Russia – Il 15 aprile 2015 il ministero della Giustizia ha rinunciato a chiedere la chiusura dell’associazione “Osservatorio ambientalista del Caucaso del Nord” e di conseguenza la Corte suprema ha annullato una precedente sentenza di un organo di giustizia locale.