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Il mondo di Giulio

Il 30 giugno 2017 i genitori di Giulio Regeni e Alessandra Ballerini sono intervenuti a Bolzano all’evento “Il mondo di Giulio”.
 Il gruppo di Amnesty Trento ha partecipato con un tavolino di informazioni e raccolta firme.
Per ulteriori informazioni è stato creato un evento su Facebook: https://m.facebook.com/events/1778801159117415?acontext=%7B
Resoconto della serata:
“La morte dell’Altro mi rappresenta”; con una citazione di Emmanuel Lévinas si è conclusa la conferenza del 30 giugno che ha visto come protagonisti i genitori di Giulio Regeni presso il Comune di Bolzano.
Paola e Claudio sono stati accolti da una platea calorosa, rimasta attentamente all’ascolto durante tutta la durata dell’incontro. Il figlio Giulio, ucciso barbaramente in Egitto mentre svolgeva le ricerche per la tesi di dottorato, è stato raccontato dai genitori come una persona che “conosceva varie lingue” e che “aveva il dono dell’empatia. Quando un amico chiedeva un aiuto, si faceva in quattro”. La mamma Paola, vestita di bianco con al collo un foulard giallo a ricordarci che non dobbiamo dimenticare la morte del loro ragazzo, ha parlato della situazione tragica in cui si trovano tutti i “Giuli e le Giulie” italiani, che spesso presentano un “curriculum enorme” ma sono costretti ad accettare condizioni lavorative non all’altezza della loro formazione e preparazione. Ad accompagnare i genitori c’era anche l’avvocata Alessandra Ballerini, la quale ha sottolineato il continuo impegno da parte della squadra di legali e consulenti (sia in Italia che al Cairo) per risolvere il caso di questo omicidio che getta un’ombra sui rapporti italo-egiziani. Purtroppo il governo italiano non ha messo un freno ai rapporti economici, tra cui la vendita di armi oltre il Mediterraneo, e l’unica azione forte è stata il ritiro dell’ambasciatore italiano dal Cairo. E’ un gesto che rischia di non essere sufficiente, anche se al contrario si stanno alzando voci che chiedono un ritorno nella capitale egizia per garantire una “pressione necessaria e costante sulle autorità per arrivare ai responsabili della morte di Giulio Regeni”. In realtà è vero l’opposto, ed è necessario opporsi ai tentativi di normalizzare i rapporti con l’Egitto. L’unica certezza rimane quello striscione giallo appeso ora anche al di fuori comune di Bolzano: Verità per Giulio Regeni.