Liberi e Libere di Essere – fiaccolata e RESPECT GAyMES

In occasione della X giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, si è tenuta a Trento, dall’11 al 17 maggio, la manifestazione Liberi e Libere di Essere  promossa da Arcigay e Arcilesbica di Trento. Il gruppo  Amnesty di Trento ha partecipato in particolare alle iniziative del 16 e 17 maggio.

La sera del 16 maggio centinaia di trentini hanno partecipato alla fiaccolata per ricordare le vittime della discriminazione omofobica e hanno sfilato per le strade del centro cittadino: da piazza Duomo, passando per il castello del Buonconsiglio, piazza Venezia, piazza Fiera e di nuovo in piazza Duomo. Tutti luoghi-simbolo della città: una comunità, quella trentina, capace di apertura, rispetto e sensibilità verso chi ancora oggi viene discriminato per essere semplicemente ciò che naturalmente è: una persona che ama.

fiaccolata16maggio2014Come si possa considerare questo una violazione di una presunta normalità, non possiamo spiegarlo se non con la fobia, la paura di ciò che non si conosce, di ciò che non si è in grado di capire e accettare: paura che può generare rabbia che a sua volta genera, nel peggiore dei casi, violenza verbale e fisica. Violenza che ha portato nell’ultimo anno al suicidio di quattro ragazzi a Roma, solo per citare la punta di un iceberg: non possiamo permettere che si dia visibilità a un fenomeno presente nel nostro paese, quello della discriminazione e persecuzione delle persone LGBTI, solo in occasione di gesti estremi, solo quando ormai è troppo tardi. Bisogna agire prima, attraverso manifestazioni come quella tenutasi a Trento, attraverso iniziative culturali e interventi nelle scuole; per fare sì che “uno Stato giusto sia uno Stato che garantisca pari diritti e pari dignità a tutti i suoi cittadini come prevede la nostra Costituzione” (Paolo Zanella, Presidente Arcigay del Trentino).

Il pomeriggio del 17 maggio in occasione delle attività Respect Gaymes il gruppo Amnesty di Trento ha chiesto ai passanti  di scrivere sulle proprie mani, con pennarelli colorati “STOP OMOFOBIA” e di farsi una fotografia: le 62 foto raccolte, con mani colorate e volti coperti, sono state inviate e allegate all’appello di Amnesty International, indirizzato ai presidenti di Camera e Senato, Grasso e Boldrini, per affrontare uno dei punti della Campagna “Ricordati che devi rispondere” riguardante le violazioni dei diritti umani nel nostro paese.

Il gruppo Amnesty di Trento ringrazia tutti quelli che hanno partecipato alla manifestazione Liberi e Libere di essere e hanno dato il loro contributo per affermare che la nostra comunità è una comunità che sostiene i diritti di ognuno di noi e li difende nel momento in cui vengono violati: Amnesty era accanto ad Arcigay e Arcilesbica, come già in altre occasioni, per dare voce a chi è a favore di una società più equa, più giusta, più aperta, ma soprattutto più felice, più libera, più gioiosa e coraggiosa e meno vile e paurosa. Perché chi è omofobo in fondo è, come dice la parola stessa, qualcuno che teme in modo irrazionale qualcosa e trova faticoso lasciare ad altri la libertà di essere, libertà che non riesce a dare, evidentemente, a se stesso.

Francesca Di Gennaro

 

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