Buone notizie – Aprile 2017 (1)

Prigionieri di coscienza

Egitto – Gamila Seryel-Dain, l’ultima di cinque attivisti egiziani condannati il 14 dicembre 2015 a due anni di carcere per manifestazione non autorizzata, è tornata in libertà il 14 marzo 2017, a seguito di una grazia presidenziale di cui hanno beneficiato altri 202 detenuti. Gli altri quattro attivisti – Mostafa Ibrahim Mohamed Ahmed, Karim Khaled Fathy, Mohamed Abdel-Hamid e Ahmed Mohamed Said – erano stati rilasciati, sempre attraverso la grazia presidenziale, il 18 novembre 2016. Il 19 novembre 2015 i cinque attivisti si erano fermati per non più di cinque minuti sul ponte 6 ottobre, al Cairo, per commemorare i 51 manifestanti uccisi quattro anni prima dalle forze di polizia in via Mohamed Mahmoud.

Diritti dei minori

Italia – Il 29 marzo 2017 il parlamento ha approvato la legge che regola l’accoglienza e la protezione dei minori stranieri non accompagnati presenti sul territorio italiano. In particolare la legge stabilisce: il divieto assoluto di respingimento alla frontiera dei minori stranieri non accompagnati; il raccordo tra strutture di prima accoglienza e Sistema nazionale per la protezione dei richiedenti asilo e dei rifugiati; e l’adozione di una nuova procedura di accertamento dell’età.

Diritti dei migranti, dei richiedenti asilo e dei rifugiati

Grecia – Il 30 marzo 2017, con la sentenza Chowdury e altri contro la Grecia, la Corte europea dei diritti umani ha dato ragione a 21 lavoratori migranti del Bangladesh che nel 2013, mentre erano impiegati nella raccolta di fragole in un’azienda del sud del paese, furono vittime di traffico di esseri umani e vennero sottoposti a lavoro forzato. La Grecia, secondo la sentenza, non rispettò i suoi obblighi di contrastare il traffico di esseri umani e di proteggere i lavoratori migranti, nonché di svolgere un’indagine sull’episodio in cui furono coinvolti e di punire i responsabili.

Diritti economici, sociali e culturali

El Salvador – Il 30 marzo 2017 il parlamento ha votato all’unanimità il bando di tutte le attività minerarie per l’estrazione di metalli, per evitare l’inquinamento delle risorse idriche. Il bando arriva al termine di un decennio di proteste nel paese per le numerose miniere inquinanti. Si calcola che più del 90% delle acque di superficie nel Salvador sia inquinato da sostanze tossiche e rifiuti.

Pena di morte

Pakistan – Abdul Baqi, un cittadino pachistano condannato a morte nel 2009 per omicidio, è stato riconosciuto innocente il 31 marzo 2017 nel terzo e ultimo grado di giudizio ed è stato rimesso in libertà. La corte suprema ha sconfessato il verdetto di primo grado e del processo d’appello, affermando che la pubblica accusa non è riuscita a fornire prove convincenti sulla colpevolezza di Baqi e che le testimonianze sulla base delle quali era stata emessa la condanna a morte si erano dimostrate incoerenti e contraddittorie, dando luogo a un errore giudiziario.